Sabato del villaggio – 11 maggio 2024

Unitre segnala che nella riunione del C.D. del giorno 8 c.m. sono state deliberate le iniziative che concludono le attività dell’anno accademico in corso e riservate ai nostri Associati. É stata approvata l’effettuazione di iniziative di mezza giornata, denominate ” sabato del villaggio ” che consentono visite per gruppi limitati, tuttavia, ogni mese avremo la possibilità di riproporre iniziative simili e sempre nel territorio limitrofo.

CAPPELLA MAGGIORE – CHIESA DELLA MATTARELLA

Chiesa della Mattarella (della Santissima Trinità)
Chiesa che prende il nome dal committente Andrea Matarela proprietario del terreno (rappresentato
all’interno con una scure ai piedi). La chiesa quattrocentesca ingloba un oratorio più antico che risale
all’800 (nell’epoca il territorio era sotto il dominio longobardo da qui il nome). La prima attestazione della
chiesetta risale al 1334 definita “Cappella campestre”. Nel 1576 divenne lazzaretto durante l’epidemia di
peste che comportò anche la copertura degli affreschi. Seguì l’abbandono e il terremoto del 1936. Negli
anni ’50 del secolo scorso, alcuni restauri permisero il riaffiorare degli affreschi, ma il più importante
restauro conservativo è avvenuto negli anni 2000 grazie al quale è stata riportata all’antico splendore.
Sul portico d’ingresso la scritta “UNO E TRINO “.
All’interno il più antico affresco della Marca: l’ultima Cena datato tra la fine del duecento e il primo
periodo del trecento, rappresenta la Madonna con il Bambino in trono e gli Angeli musicanti (datato 1503)
di Antonio ZAGO.

  • Madonna del Melograno di Antonio da Serravalle del XV sec.
  • Crocifissione (anonimo e non datato)
  • Adorazione dei Magi di Antonio Zago
  • Santissima Trinità

BAVER DI PIANZANO – Chiesa di SAN BIAGIO

La chiesa insieme alla Pieve di cui faceva parte, nel 1074 era stata ceduta dal Vescovo di Ceneda al
Patriarca di Aquileia . In seguito farà parte del Patriarcato di Grado, successivamente al Patriarca di
Venezia e dagli inizi dell’ 800 alla diocesi di Ceneda.
Dal 1907 viene acquistata dalla famiglia Dal Cin che ancora oggi ne è la proprietaria.
Nella chiesetta intitolata a S. Biagio si trova uno tra i più importanti cicli di affreschi di epoca tardomedievale
conservati nell’area pedemontana dell’alto trevigiano.
Sulle pareti laterali dell’abside è raffigurata la storia di San Biagio (arresto, martirio e glorificazione).
Sulla parete di fondo è dipinta la Crocefissione, sotto il Cristo Benedicente.
Nella parete inferiore dell’abside ci sono i dodici apostoli.
Nelle vele della volta troviamo i Padri della Chiesa, San Gregorio Magno, Sant’Agostino, San Girolamo, e
Sant’ Ambrogio.
Nell’arco-santo si vede l’Annunciazione mentre nel sott’arco i Profeti.
Nel pre-dritto dell’arcone ci sono: San Sebastiano, San Rocco, Santa Apollonia e San Vito.
Nella parete nord della navata un piccolo affresco votivo datato 1542 (unico riferimento cronologico), al
centro Cristo in croce tra la Madonna e San Biagio, a sinistra S. Lorenzo, a destra San Girolamo.


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